Quando pensate ad uno Smartphone, cosa vi viene in mente? Naturalmente la tipica forma rettangolare, che vi ha accompagnato da sempre. Per alcuni, è sempre stato il tipico cellulare, dalla nascita. Ma c’è sempre qualcosa di nuovo da sperimentare, da provare. Questo riguarda i cellulari a doppio schermo ed il loro futuro integrato con altre nuove tecnologie. Ma cosa definisce prima di tutto un cellulare a doppio schermo? Per un certo tempo sono usciti Smartphone simili.
Possiamo ricordarci dello ZTE Axon M, l’esempio più potente che si può aver a disposizione. Altri cellulari sono usciti con questo stile di Design, ma si sono sempre rilevati come prodotti costosi e scomodi. L’Axon M però è un cellulare che nonostante ha combinato un design non amato dalla maggior parte dell’utenza, era decente per le sue caratteristiche tecniche. Un doppio schermo che poteva essere aperto come un libretto e poteva estendersi fino a 6,8 pollici – dalla sua dimensione di partenza di 5,2 pollici. Purtroppo l’Axon M ha avuto parecchi problemi che non potevano essere ignorati affatto: poche apps erano veramente compatibili con questo cellulare, spesso provocando problemi nel formato d’immagini e filmati. Il cellulare era complicato da tenere in mano, ma non solo per il fatto che da una strana sensazione, è anche per il fattore che le cerniere che tengono insieme i due schermi possono rompersi.
Un altro buon esempio va allo YotaPhone, il quale ha tentato in due uscite di produrre uno Smartphone capace di visualizzare vari contenuti in due schermi. Forse su questo aspetto se la sono cavata meglio: anche se il secondo schermo non ha la stessa risoluzione e la qualità di quello principale, è comunque integrato meglio e non ha bisogno di vari meccanismi per aprirlo come un libro o usando una slitta interna. Ma anche questa soluzione non veramente un buon compromesso. Quel che certi utenti desiderano sono due schermi in alta risoluzione che possono integrarsi fra di loro senza parti delicate o che s’integrano male.
La soluzione sta venendo in una composizione a dir poco ibrida: la tecnologia Foldable.
Quel che definisce un cellulare “Foldable” è la possibilità di piegare il prodotto come se questo è fatto di carta. Si parla da parecchio tempo di prodotti simili, con voci di corridoio che iniziano anche dal 2009. Per molto tempo questa soluzione non sembrava commercialmente fattibile, ma sperimentare in fra varie soluzioni alternative sta cominciando a diventare qualcosa di normale: si cerca di capire come ci si può finalmente distaccare dal design “Rettangolare” che c’ha accompagnato per molti anni. Sia la Samsung che l’Apple ha un po’ raffinato le differenze, ma in generale ci ritroviamo sempre con una forma dagli angoli smussati, sempre tecnicamente uguale a molto tempo fa.
Grazie alla tecnologia Foldable però questa faccenda può cambiare. Sia la Samsung che la Huawei sta cercando di commercializzare il prodotto, e questo significa anche che integrare due schermi può diventare la nicchia giusta per questa tecnologia. Il modo in cui può essere integrato un secondo schermo in questo caso è più che fattibile, anche se bisogna capire se si tratta d’inserirlo sul dorso o come una “pagina” che possiamo sfogliare, come ha già tentato la ZTE.
Per il momento l’unica traccia che abbiamo sull’uso d’un Foldable Phone è il Galaxy X, un cellulare ripiegabile da 7 pollici con “schermo nascosto” che può visualizzare notifiche ed altro come succede al giorno d’oggi con la funzione Edge. Il suo costo è già molto scoraggiante: si parla di 1500 euro, ma la sua tecnologia avveniristica può far gola a qualcuno, in fondo.
Partendo da questo presupposto, è chiaro che con il tempo il fattore di schermo ripiegabile come la carta diventerà più accessibile, ed insieme a quello vedremo un giorno un secondo schermo unito. Un mercato di nicchia che solo i più coraggiosi come la Samsung può cercare di sfruttare.