Fanatici della sicurezza, rimanete in ascolto: tutti i sistemi che usate per proteggere il vostro cellulare possono essere violati in un modo o in un altro. Eccoli tutti:
Usare il blocco schermo, con un PIN…la prima difesa marchiata Android che esiste praticamente da sempre, per accedere al cellulare dobbiamo inserire un PIN di quattro cifre per entrare. Qualche programma inserisce anche una password alfanumerica.
Come vengono violate?
- Se il vostro cellulare è Rootato, chiunque entra in possesso del vostro cellulare può accedere alla sua memoria tramite il Recovery o usando altri sistemi. Il PIN è memorizzato nel Root del vostro cellulare.
- Raro al giorno d’oggi, ma alcuni Smartphone non aggiornati soffrono d’un bug del quale è possibile saltare la richiesta del PIN.
- Se avete l’abitudine d’inserire numeri facili da indovinare (data di nascita o semplici 1111) questo basta a chiunque per entrare.
- Alcuni possono intuire la combinazione osservando il vostro schermo. Molto più difficile, ma possibile, specialmente quando la vostra combinazione crea delle forme (ad esempio un quadro può far comprendere meglio il vostro numero).
Esistono anche un paio di varianti per questa faccenda, fra il quale il Pattern disegnato su schermo. Questo può essere violato se il vostro cellulare è Rootato e se non pulite spesso il vostro schermo, facendo intuire il percorso del vostro dito dalla traccia che vi rimane sopra.
Usate le impronte digitali…qualcosa che è stato adottato negli ultimi anni, uno scanner d’impronte digitali può sbloccare il cellulare solamente se l’impronta digitale combacia con quello memorizzato.
In questo caso la protezione è migliore del PIN, ma anche qui c’è qualche pericolo:
- Se il vostro cellulare è un po’ datato, anche la versione del lettore d’impronte non sarà granché. Alcuni hanno comprovato che usando vari tipi d’impronte impresse nella plastica o usando impronte “neutre” (addirittura zampe d’animali) è possibile sbloccare il cellulare.
- Idem se il vostro cellulare è Rootato, in Recovery si può risalire ai file memorizzati per le impronte e cancellarlo, resettando così il tutto.
- Qui si va un po’ sul fantascientifico, ma c’è chi l’ha fatto: è possibile creare una copia delle impronte digitali da qualsiasi cosa che abbiamo toccato per bene, imprimendolo così su una copia in plastica sottile e ingannando il lettore come conseguenza. Richieder però abilità nel farlo.
Usate lo scanner dell’Iride…chiamato anche Iris Scanner, possiamo sbloccare il nostro cellulare solamente tramite la fotocamera e il nostro unico occhio.
Stranamente non è meglio delle impronte digitali, specialmente per alcuni eventi recenti:
- Se qualcuno riesce a risalire ad una vostra foto o a scattarne una in alta risoluzione (e magari anche in modalità notturna) può stampare una semplice copia del vostro occhio e passarlo davanti alla fotocamera del cellulare. Questo basta per sbloccare il cellulare.
- Anche qui la regola del Root vale lo stesso per il resto dei metodi di protezione.
Siamo davvero così esposti? Molti ladruncoli in genere non ci badano a cercare di sbloccare i nostri cellulari (vengono smontati per essere venduti come pezzi di ricambio). Del resto, possiamo proteggerci un po’ di più usando questi sistemi:
- Criptate la memoria del vostro cellulare quando possibile, così da rendere più difficile la lettura dei vostri dati.
- Attivate la protezione offerta da Google con la gestione dispositivi Android, potete trovare il tutto nelle Impostazioni Google.
- Scaricate regolarmente i vostri dati più sensibili altrove, in luoghi che non possono essere violati con tanta facilità.
- Non rootate il vostro cellulare se ci tenete ad una soglia di sicurezza in più, magari usando sistemi come Knox se usate i Galaxy della Samsung.