È ora disponibile Android 12L, l’ultima versione del sistema operativo di Google che in questo caso è dotato di caratteristiche specifiche per ottenere i migliori risultati su una nuova generazione di smartphone dotati di schermi pieghevoli.
I cellulari pieghevoli stanno cominciando a guadagnare popolarità e, date le caratteristiche peculiari che presentano a causa dei formati dei loro schermi, il sistema operativo deve incorporare modifiche in grado di adattarsi alle diverse configurazioni che possono essere presentate sugli schermi di questi dispositivi.
Poiché al momento Apple non dispone di terminali con questo tipo di schermo, Android è il sistema operativo che ha dovuto sviluppare un adattamento alla diversità di soluzioni con cui diversi marchi hanno optato per il concetto di schermo pieghevole. Alcuni modelli si impegnano a rispettare il formato di smartphone più comune, stabilendo una piega che permette di piegare il mobile in verticale nello stile dei classici cellulari “shell”. Lo scopo è che, pur guadagnando spessore in tasca, non è così lungo come è diventato comune anni fa con schermi che superano comodamente i 5 e i 6 pollici.
Questa configurazione può anche consentire al cellulare di avere lo schermo con un angolo di 90º, come un mini-laptop, in modo che, ad esempio, il contenuto possa essere visualizzato solo nella parte superiore, lasciando la parte inferiore come supporto e sul suo schermo, ad esempio, mostrando solo i controlli del display o un’altra app.
Altri smartphone, invece, sono impegnati a trasformare il dispositivo in qualcosa di simile a un tablet (o un phablet). Qui scelgono a “formato libro” con il quale, dal normale utilizzo dello smartphone, lo schermo può essere dispiegato orizzontalmente fino ad avvicinarsi ad un tablet che, in questi casi, finisce per avere uno schermo di formato quadrato invece del solito formato orizzontale. Pertanto, anche il modo di visualizzare i contenuti e l’interfaccia sullo schermo richiede degli aggiustamenti specifici.
In ogni caso tutte queste varianti necessitano che il sistema operativo adatti il suo funzionamento ai diversi formati di schermo variabili a seconda dei dispositivi, e per andare oltre, ai cambiamenti che tutti questi design possono offrire dinamicamente, diversi per ogni produttore e modello. Quelli esistenti e alcuni altri che potrebbero sorgere, come il formato Z che piega lo smartphone in tre segmenti, in modo che il risultato finale quando lo si apre sia più vicino a un tablet tradizionale con uno schermo ampio anziché quadrato.
Android 12L risponde a tutte queste possibilità ed esigenze, come annunciato l’anno scorso da Google, anticipando che questa nuova versione del suo sistema operativo per dispositivi mobili sarebbe stata appositamente adattata ai dispositivi pieghevoli. Particolarmente degna di nota è la cura che è stata posta per sfruttare lo spazio di visualizzazione aggiuntivo offerto dagli schermi in formato tablet, e in tal senso vale la pena citare la barra delle applicazioni inferiore, che, come il desktop di un computer (o come già avviene in iOS/iPadOS) permette di avere in quella parte dello schermo una fila di icone di app che possono essere aperte direttamente con un solo tocco.
Poiché Android 12L incoraggia anche l’uso dello schermo diviso, se vuoi mantenere una seconda app aperta sullo schermo, trascina semplicemente l’icona dalla suddetta barra delle attività inferiore al centro di uno dei segmenti dello schermo per farla entrare ogni metà ha aperto un’applicazione diversa. È stata incorporata anche una colonna laterale di impostazioni rapide e notifiche che migliora la gestione del dispositivo.
Android 12L avrà una disponibilità scaglionata. Inizialmente è disponibile per dispositivi Google Pixel 3a e successivi e dovrà attendere fino alla fine dell’anno prima di poter essere installato su smartphone e tablet pieghevoli di Samsung, Lenovo e Microsoft.